Chi siamo

I gemelli Daniele e Maurizio Merlini, classe 1955, sono da sempre inseriti nell'ambiente della ristorazione; iniziano a lavorare da ragazzini, durante le vacanze estive, al bar di Piazza Cavalli, a Piacenza, gestito all'epoca dalla famiglia Parisi (ex Balzer). Terminata la scuola media si iscrivono ad un corso biennale di formazione per personale Alberghiero.

Studiano e lavorano all'Hotel E.N.A.L.C. di Ascoli Piceno, all'Hotel Ploner di Cortina e all'Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Grazie agli ottimi punteggi ottenuti ai corsi, sono ingaggiati dall'Italian Line di Navigazione (Ge) e imbarcati come camerieri di prima classe a bordo della Turbonave Michelangelo per viaggi oceanici. Scelgono successivamente di imbarcarsi sulla nave da crociera Leonardo Da Vinci, ancorata a New York e destinata alle crociere nel Mare dei Caraibi. L'esperienza oltreoceano dura due anni.

Tornati in Italia per svolgere il servizio militare, i fratelli Merlini decidono, nel 1977, di mettersi in proprio aprendo così, con l'aiuto dei familiari, una trattoria a Gossolengo; la "Trattoria dei Gemelli".

L'esperienza dura fino al 1980 quando decidono di acquistare dalla famiglia Tagliaferri l'immobile da loro gestito fino al momento, e di ridar vita così alla Bellaria. Da circa 20 anni sono affiancati nella gestione dalle figlie di Maurizio, Marina e Sara.

Prezioso è stato, negli anni, l'aiuto in cucina di mamma Leda, grazie alla quale si è sempre mantenuta viva la tradizione dei piatti tipici piacentini, con una particolare cura alle materie prime e ai salumi nostrani stragionati nelle originali cantine in sasso. Tutt'ora, le collaboratrici, ripropongono le ricette che Leda ha insegnato loro.

Nel 2018 Daniele ha deciso di ritirarsi e godere della meritata pensione, mentre Marina e Sara proseguono nella gestione del locale, aiutate dal papà e dalla mamma Loredana, cuoca del ristorante.

Nel corso degli anni il locale è stato più volte ristrutturato per poter ospitare anche pranzi e banchetti, conservando e mettendo in evidenza la vecchia struttura, arricchendola con vetrate panoramiche rivolte verso la Valle del Trebbia.