I Vini dei Colli Piacentini

I vigneti del Piacentino hanno una storia antichissima. Fossili, pergamene e oggetti ci riportano fino al 200 a.C., quando il vignaiolo etrusco Saserna offriva agli ospiti il Kilkevetra, vino prodotto nei boschi dell'Appennino. Un vero nettare, a cui si faticava a resistere. Vi era anzi chi vi indulgeva. Come il senatore romano Pisone, padre della moglie di Cesare, che fu accusato da Cicerone di bere troppi calici di vino di Placentia.
Note storiche che hanno avuto un'ulteriore conferma nel 1878, quando venne ritrovato nel letto del Po, a Croce Santo Spirito, il Gutturnium, il famoso boccale d'argento di epoca romana da cui ha preso il più celebre vino rosso della zona. I filari si distendono su dolci colline baciate dal sole. Le principali valli piacentine, Valtidone, Valtrebbia, Valnure, Valdarda hanno tutte una spiccata vocazione alla coltivazione di vigneti. Ne sgorgano vini ora vivaci ora importanti, accomunati da un'elevata qualità che li ha resi famosi anche fuori dai confini nazionali. E d'autunno si intrecciano le feste dedicate alla vendemmia, con carri, degustazioni e prodotti tipici. L'allegria passa di bicchiere in bicchiere, in una calorosa atmosfera di amicizia. Dal 1986 è operativo il Consorzio di tutela dei Vini D.O.C. Colli piacentini, costituitosi sotto l'egida della Camera di Commercio di Piacenza per iniziativa di 19 produttori. Il Consorzio si muove in due direzioni: da una parte, su autorizzazione del febbraio 1999 del Ministero dell'Agricoltura (oggi Ministero Politiche Agricole), tutela, controlla e vigila sulla produzione, e dall'altra parte valorizza e svolge attività promozionali con azioni mirate per far conoscere e divulgare i vini D.o.c.

La zona dei Colli Piacentini forma una zona vitivinicola relativamente omogenea che ha creato una serie di vini a Denominazione di Origine Controllata, conosciuta appunto come la DOC dei Colli Piacentini.

In specifico, l'area dei Vini D.O.C. Colli Piacentini comprende diciotto D.O.C.:

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